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venerdì 17 giugno 2016

concorso Vox Animae

me la concedete una punta d'orgoglio? è arrivata la targa con il diploma del concorso vox animae e Massimo è arrivato terzo.......no dico terzo a livello nazionale, non è da tutti, si sono proprio orgogliosa di lui, ma non per questa targa, perchè so cosa è il suo vivere, perchè so cosa significa ogni sua singola parola e perchè fra noi non servono parole,noi siamo ad uno stadio avanzato, le porte si sono aperte da tempo e entrambi ci leggiamo dentro, io so cosa nasconde ogni suo sorriso, ogni sua smorfia e quanto dolore si tenga dentro, non passato ma presente, io so quanto continuano a ferirlo ma forse sono proprio quelle ferite che fanno nascere in lui una lirica che rapisce, che entra dentro, ti devasta e ti emoziona, sono felice di essere la sua luce in fondo al tunnel, di essere il suo faro che nonostante la tempesta, nonostante la burrasca ti riporta sempre a casa,sono felice di essere, come dice lui la sua musa ispiratrice, fondamentalmente sono solo felice di una cosa che quella sera di luglio ha deciso di entrare prepotentemente nella mia vita rivoluzionando tutto il mio essere e tutti i mie voleri facendo si che in un attimo tutti i pezzi della mia vita sconclusionata con un solo gesto delle sue mani prendessero il loro posto, il loro giusto posto e assieme, nonostante la bufera e la tempesta abbiamo iniziato a disegnare arcobaleni,continua così grande poeta, bravo.


mercoledì 15 giugno 2016

torta pinguì





Quella che vi propongo oggi è una delle tante versioni della torta pinguì davvero molto buona e fresca, la ricetta è per 1 tortiera dal diametro di 15 cm ( se non l'avete ma ne avete una classica da 24 raddoppiate le dosi
ingredienti
 
  •  2 uova grandi
  • 100 gr di zucchero
  • 90 gr di farina
  • 30 gr di cacao amaro
  • 60 gr di margarina
  • 1/2 bustina di lievito
  • 1 pizzico di sale
  • 1/2 bacca di vaniglia
per la farcitura

  • 1 confezione di panna
  • 2 cucchiai di zucchero a velo
  • 1/ 2 bacca di vaniglia
  • nutella

                                        preparazione
Accendere il forno a 170°, montare la margarina con lo zucchero e i semini di vaniglia che avrete ricavato dividendo in due la bacca e strisciando con la lama di coltello per recuperare i semini contenuti al suo interno, aggiungere le uova 1 alla volta e lasciar montare, setacciare la farina con il lievito e cacao ed aggiungerlo al composto manualmente cercando di non far smontare il tutto, imburrare o se preferite come faccio io rivestire di carta da forno una tortiera ), infornare per circa 30 minuti.
lasciate raffreddare il pandispagna poi dividetelo a metà e la metà inferiore ricopritela di una generosa dose di nutella
Montate la panna con la vaniglia e lo zucchero e versatela sopra la nutella, ricoprite con l'altra parte di pandispagna e decorate e mettete in frigo, prima di servire decorate con zucchero a velo e cacao in polvere


   

martedì 14 giugno 2016

l'unione fa la forza

questa è la prima collaborazione che abbiamo sperimentato io e Max, è stata una cosa che ci ha divertito molto, di sicuro non sarà l'ultima, magari diteci cosa ne pensate
A noi ha emozionato molto spero lo faccia anche a voi

sabato 11 giugno 2016

spaghetti gamberi e zucchine



eccomi qui con una ricettina facile facile e direi anche furbetta in quanto essendoci anche le verdure possiamo abbondare con queste e diminuire le dosi di pasta, non è la tradizionale pasta zucchine e gamberi, c'è una piccola variante ma davvero, davvero gustosa, ma bando alle ciance e fuoco sotto le padelle.

ingredienti per 6 persone
questi i pochi ingredienti
18 code di mazzancolle
3 zucchine
2 carote
1 cipolla
350 gr di spaghetti
olio evo q.b.
sale e pepe



preparazione
è una ricetta piuttosto espressa quindi possiamo da subito mettere l'acqua sul fuoco e finchè bolle tagliare a julienne le cipolle, carote e zucchine lasciandole separate, mettere un filo d'olio in una padella e farlo scaldare, aggiungere la cipolla e lasciarla ammorbidire e poi aggiungere le carote e lasciar insaporire un attimo, nel frattempo pulire le code di mazzancolle togliendo il carapace e l'intestino, aggiungere anche le zucchine alle carote mescolare un attimo e aggiungere anche le codine che potranno essere lasciate intere o tagliate a pezzetti dipende dalla grandezza e dal gusto personale, bagnare con un filo d'acqua, salare e pepare e coprire lasciar andare circa 5 minuti, cuocere la pasta e condirla nella padella saltandola sul gas un attimo, se risultasse troppo asciutta aggiungere un mestolino d'acqua di cottura che renderà la salsa cremosa....buon appetito
 
 



quando il dolore forma un uomo....

Da ogni ogni piatto che pubblico sarà preceduto da una poesia, iniziamo da questa, la poesia in assoluto, Massimo inizia a scrivere per superare un grande dolore, il non essere mai stato riconosciuto dal padre, rinnegato anche davanti all'evidenza.....perchè? boh non lo sapremo mai, il suo papà ora non c'è più e si è portato dietro questo grande segreto, un infanzia passata da solo dove nessuno aveva tempo per lui se non gli estranei, paradosso nessuna mano che lo accarezzasse, nessuno che quando tornava da scuola gli facesse trovare un piatto di minestra calda, un bambino che è stato fatto crescere troppo in fretta....
Propongo questa bellissima poesia perchè è davvero toccante.


19 Marzo

Mi ricordo come se fosse adesso
le vetrate assolate delle elementari
questa data, un giorno importante
tutti indaffarati ed io ad immaginare un ipotetico papà
Le case vestite a festa
ed io chiuso nel silenzio assordante della mia cameretta
ricordo le lacrime di nascosto all'uscita di scuola
quando gli altri spesso avevano qualcuno a cui andare incontro
ed io avevo solo la strada polverosa
Sono passati anni
ma il dolore e' lo stesso
per una carezza negata o un sorriso dimenticato
si anche adesso che ormai sono un uomo,
non mi consola una pietra bianca
dove sfogare in silenzio il mio dolore,
dove guardarti negli occhi
in una foto sbiadita 
e trasmetterti tutto il male che mi hai fatto.
Il mare da lontano porta un onda
che rapisce un sospiro
guardami chi sono,
sono diventato un uomo anche senza di te. 
Vorrei capire il senso di una scelta
la ragione di un abbondono,
io che a volte mi sento figlio di una scopata di fine estate
io che sono sempre stato solo
mia madre troppo impegnata al lavoro
io cresciuto dalla vita con gli schiaffi e le gioie
Eppure ci sono, 
vivo
fremo
pulso
forse un sorriso non avrebbe mai fatto male.
Almeno spero che da lassù
o in qualsiasi altro posto dove tu sei
almeno spero che per una volta mi penserai
e veglierai in silenzio sul mio cammino.
E' troppo chiamarti padre
forse io sono troppo figlio per esserlo.

giovedì 9 giugno 2016

come 2 anni fa.....

Voi sapete che fra queste pagine ho sempre raccontato oltre le mie esperienze culinarie la mia vita..... lei è la mia amica Alessandra, ne parlo al presente perchè proprio non mi rassegno, lei era l'amica in assoluto, quella con cui vivi in simbiosi, quella con cui condividi tutto, eravamo assieme quando ha iniziato ad uscire con Marco, quello che poi è diventato suo marito, è lei che mi ha insegnato a guidare la macchina ed eravamo assieme, anzi me lo ha presentato lei il mio Massimo anche se allora non sapevo che sarebbe diventato il mio Massimo, eravamo poco più che adolescenti, che sapevamo noi della vita e sopratutto cosa sapevamo quello che la vita ci avrebbe riservato? Che risate ci facevamo assieme... si rideva per tutto e per niente ma erano quelle risate che fanno bene, te ne sei andata troppo presto, non è stato giusto, hai combattuto fino all'ultimo respiro e quando hai capito che non avresti potuto vincere la battaglia hai avuto la forza di andartene con dignità e di farti ricordare come quella che eri......ma io soffro perchè non ti ho potuto abbracciare un ultima volta, perchè non ti ho potuto dire quuanto ti volessi bene..... lo so che lo sai e lo hai sempre saputo ma a me è rimasto un sospeso, non è vero che il tempo ripara tutto, io non passo un giorno che non piango se penso a te, quante volte mi succede qualcosa di divertente e inconsciamente penso " stasera lo racconto ad Ale ".....ma io non ti racconterò più nulla, quante volte avrei voluto raccontare del mio riavvicinamento con Max, chiederti consiglio e raccontarti i miei timori...io ti parlo ugualmente ma tu non sei più qui con me, il tuo posto nel mio cuore è vuoto e polveroso, la vita a volte è ingiusta ma è la vita, te ne sei andata 2 anni fa ma io non sono ancora pronta a lasciarti andare, ti saluto come ci salutavamo alla sera quando passavamo ore al pc a ridere e poi mi dicevi marchetto mi chiama vado a letto, e io ti rispondevo ti lovvo ciao amica mia.

mercoledì 8 giugno 2016

tiramisù alle fragole ( dietetico)



visto che ormai è estate un dolcetto fresco fa sempre gola e se aggiungiamo che è a basso contenuto calorico come facciamo a rinunciare?


INGREDIENTI X 2 PERSONE
1 ricottina da 70 gr circa
1 uovo
4 fragole
2 savoiardi
2 cucchiaini di dolcificante my dietor cuor di stelvia
acqua q.b.

PREPARAZIONE

separare il tuorlo dall'albume e montare il tuorlo con la stelvia, aggiungere la ricotta e miscelare finchè non diventa un composto liscio, a parte montare a neve l'albume che uniremo al composto di ricotta avendo cura di non far smontare il tutto,
rompere in 2 il savoiardo, inumidirlo con l'acqua e sistemarlo sul fondo di una ciotolina monoporzione , mettere un po' di crema sopra
tagliare le fragole e decorarci il tiramisù
lasciare un paio d'ore in frigo per far insaporire il tutto...buon appetito


in cucina con passione

Allora rieccoci e rimbocchiamoci le maniche, questo blog sarà come l'araba fenice che è morto bruciato e dalle sue ceneri nascerà un nuovo blog dove oltre a soddisfare la panza come ha sempre fatto soddisferà anche l'anima visto che pubblicherò anche le poesie che scrive il mio compagno sperando di fare cosa gradita






QUESTO SCRIVERE MI PESA


Ho tanti pensieri che inseguono una penna per vestirsi di parole,
come la barca che ha le vele stanche e brama un porto in cui riposare.
Guido le strade perso nella mia solita inquietudine,
quell’incidere di cane randagio,
un  prato, un pallone
beati quei bambini che ancora non conoscono il mondo.
Mi fermerei, togliendomi la camicia,
con loro a rotolare dietro un pallone,
a rubare un pezzo di gelato
sarei sereno
sarei come libellula.
Ballerina del carillon che danza nelle segrete stanze dell'anima,
che danza leggera sospinta dal respiro di una estate balbettante come il mio vivere.
Si resta a volte con la morte nel cuore,
la speranza non è mai solo un pensiero astratto,
ma un'arte da educare e vivere, si può anche sopravvivere
ma a me non basta,
non riesco a indossare maschera di cera all'occorrenza,
forse per questo agli occhi del mondo sembro un perdente.
Io sorrido perché i vincenti in fondo non sanno più sognare,
galleggiano a vista, mentre io nasco e muoio ogni giorno.
Ora abbracciami e regalami un attimo di eterno,
questo scrivere mi pesa,
ho bisogno del silenzio delle tue mani,
ora abbracciami e tienimi stretto.